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sabato 26 marzo 2011

Odio le pulizie di primavera - Prima parte



Questo è un racconto scritto a 4 mani con l'amico discretopassionale, è sua l'ideazione e la "progettazione" del racconto.

Tutti gli anni, immancabilmente, verso la meta' di febbraio lui inizia a pianificarle. Come una suocera isterica che non puo' concepire che non si spenda una giornata intera, se non di piu', ad analizzare a fondo tutto il guardaroba invernale, capo per capo, suddividendolo in diversi scatoloni, con tanto di etichette per catalogarli.
Saranno gli anni passati con quella feroce di mia suocera ad avergli inculcato la mania della gestione del guardaroba. Gli scatoloni devono essere tutti rigorosamente della stessa misura, su tutti i 5 lati devono riportarne la scritta con il contenuto, rigorosamente a pennarello nero.
In tutto questo lavoro il suo unico compito e' quello di accatastare gli scatoloni in mansarda, una rampa di scale, mentre a me tocca il lavoro peggiore...svuotare armadi e riempirli di nuovo. Come non bastasse quest'anno ha anche deciso di traslocare una libreria dal salotto al suo studio, quindi oltre all'archiviazione degli indumenti mi tocca pure l'archiviazione temporanea dei libri in scatoloni completamente diversi e lo spolvero della libreria, un catafalco in noce massiccio altissimo, dovro' salire e scendere quella scala decine di volte, accidenti a lui e ai suoi fottutissimi libri!
Almeno si fosse degnato di darmi una mano, invece no...mi lascia qui a svuotare la libreria e se ne va dal suo amico Gianni, ad aiutarlo a fare non ho capito bene cosa! Che si fotta.
Gianni.... me lo farei volentieri quel gran fig0. Quante volte ho immaginato di accarezzare quel corpo, le sue ampie spalle... Ma non poteva restare lui qui a svuotare la libreria ed io andare ad aiutare Gianni? Uhm...saprei di certo come aiutarlo, ho visto come mi guarda e non solo.
Una sera erano qui da noi a cena, lui e sua moglie, quella con la puzza sotto il naso. Lui mi raggiunge in cucina, mentre loro stavano chiacchierando in soggiorno.
-Ti serve una mano?-
Mi sussurra proprio sul collo, appoggiandomi il palmo sulla spalla, mentre io ero ai fornelli. Sara' stata la sua voce, il calore del suo alito e del suo corpo.. ho sentito un brivido percorrermi la schiena. Avrei avuto voglia di rispondergli - Si, si mi serve la tua mano e poi prendergliela, infilarmela tra le cosce.
Invece ho risposto:- No, grazie, e' quasi pronto- Mentre ho avvertito il mio stomaco che si rattrappiva, il mio sesso che si inumidiva.
Poi dopo, non e' stato facile far finta di niente. Mi sentivo i suoi occhi sempre addosso, per tutta la cena. Capirai, con quella moglie che si ritrova! Gianni si confida con mio marito, e lui a volte mi racconta, mi dice che si lamenta che lei e' un pezzo di ghiaccio, che la sera lui ha voglia ma lei si gira dall'altra parte nel letto... non deve fare una bella vita.
E chissa' mio marito cosa dice di me. Gli amici si raccontano tutto, immagino.
Io invece ho ancora sempre voglia di fare l'amore con lui. Come oggi, oggi che mi ha lasciata qui da sola a pulire 'sta libreria.
Ma ti pare che invece dobbiamo fare le pulizie di primavera? Ma guarda tu quanto ci mette poi, ma quando torna? Se ci rimanesse un po' di tempo per andare in campagna come quella volta nella cascina solo io e lui, nel silenzio. Sembrano passati secoli.
Non l'ho mai tradito, mai. Eppure a volte, come in questo momento penso che forse farei bene, si.
Magari con Gianni... quella famosa sera ho visto che era eccitato, deve avere un bel pacco, lo notavo rigonfio sotto la stoffa dei jeans. Quanto avrei voluto allungare una mano, li' in cucina e invece non ho osato. Niente.
Uff! Questa maledetta scala, su e giu' e su e giu' sto' persino sudando. Ora scendo e mi rilasso un po sul divano. Ecco, allungo le gambe... ma che caldo meglio togliermi anche il vestito. Sara' stato il pensiero di Gianni...e quella scena fissa nella mia mente...vorrei sentire il suo sesso duro che si appoggia a me, vederlo abbassarsi la zip con lo sguardo eccitato e tirarlo fuori, gonfio, la cappella rossa e le vene che sembrano esplodere, esplodere per me...mi girerei e mi abbasserei, passerei la lingua sopra quella carne calda che freme sotto i miei colpi per poi mettermi a succhiarlo.
Non resisto piu', ho voglia di toccarmi... se lo faccio pensando a Gianni non e' tradimento no, solo immaginazione, solo desiderio... un po, solo un pochino... le mie dita vanno da sole, scendono tra le mie gambe, scostano l'elastico dello slip e trovano il mio sesso pulsante, umido, aperto come un bocciolo dischiuso dal troppo calore.
Sogno Gianni infoiato che mi appoggia le mani sulla testa e inizia a muovere il suo sesso nella mia bocca, il suo sesso grosso e gonfio al punto tale che a stento la mia bocca riesce ad accoglierlo. Lo sento perdere le staffe ed iniziare ad affondare sempre di piu' mentre il suo respiro si fa pesante, le mie mani si muovono sui suoi fianchi, afferrano i suoi glutei torniti da anni di palestra e la mia mano gli massaggia i testicoli, sodi, pieni della sua eccitazione per me, li sento fremere e indurirsi un secondo prima di scaricarmi in bocca tutto il suo latte, denso e bollente, a placare la mia sete di lui.
Pensa se mio marito entrasse ora e mi vedesse cosi'...nuda, eccitata...una mano sul seno a torturare un capezzolo e l'altra tra le gambe, oscenamente aperte, bagnata dai miei umori... che cosa penserebbe di sua moglie? Non mi ha mai vista cosi', mentre mi tocco, le gambe spalancate, offerta ad un amante immaginario.
Accidenti a me... ma perché mi vengono certe fantasie? E perche' mi faccio tutti questi problemi! Magari piombasse qui proprio ora! Forse finalmente gli verrebbe voglia e passeremmo il pomeriggio a fare l'amore invece che a spolverare questa vecchia libreria! Ho deciso, oggi voglio esagerare! Mi faccio trovare sulla scala nuda! Si si!Lui mi vede da sotto... guarda il mio culo dal basso, il mio sesso schiuso e bagnato che pulsa del mio desiderio per lui, lo so che gli piace, non potra' resistere.
Ora basta, non voglio venire, voglio che mi faccia godere lui.
Oddio! Sento il rumore dell'auto nel vialetto, arriva! Via tutto, reggiseno e mutandine, completamente nuda. Veloce!Ancora pochi gradini e sono in cima alla scala, mi metto con il culo bene in vista, piegata come a spolverare proprio in fondo alla mensola della libreria. Cavolo sono cosi' bagnata che mi sento colare tra le cosce.
Eccolo ...ascensore... rigira la chiave nella toppa.
- "Heiiiii! Sono tornato, hai svuotato la libreria? Ho chiesto a Gianni se ci dava una mano a spostarla e visto che non ha nulla da fare e' venuto a darmi una mano..."

Cazzo. Ed ora? Che faccio.? Gianni? Qui? Ora? E io nuda sulla scala! Cazzo! cazzo!

Entrano in soggiorno
- "Vedi Gianni questa e' la libre..." Mio marito mi fissa con gli occhi sgranati e la bocca spalancata, ma che cazz.... neanche un secondo dopo compare Gianni che si blocca fissando il mio culo nudo a meno di un metro da me, non riesco a biascicare una parola, una sola parola. E rimango ferma, immobile con i loro sguardi addosso.

Continua....

mercoledì 23 marzo 2011

La mia fantasia - Seconda parte



Sono ancora annebbiata.. non ho ricordi precisi di cosa è accaduto prima e cosa dopo... sono come dentro un film dal montaggio analogico, ho ancora negli occhi mani, mani maschili e femminili su di me, su di lei... grovigli di corpi che non seguono un andamento coerente..... carne morbida e liscia che accarezza... altra più ruvida che stringe.
Lui che esplode mentre lei lo tocca... così inaspettatamente... forse troppo eccitato... che ride mentre lo sperma gli ricade sul ventre.
E prima, mentre lui lo muoveva ritmicamente nella mia bocca ... mi sono distolta dal suo cazzo ed ho guardato tra le mie gambe quella incredibile visione ... la testa di una donna!
Le accarezzo i capelli soffici e lisci mentre rimane lì a lungo, poi mi guarda e risale sul mio corpo continuando a baciarmi lungo il percorso, fino ad arrivare all’altezza del mio volto.
- come sei liscia…. - E mi bacia. Mi bacia con il mio sapore sulle labbra.
E’ solo ora che allungo la mia mano fino a sfiorarle il sesso... arrivo alla sua fessura...è umida! L'ho toccata, l'ho toccata! E’ come immergere le dita in un frutto succoso, le labbra chiuse come una piccola, vellutata albicocca.
Lei scivola tra di noi, prona, le mie mani scorrono dalla sua schiena al suo culo, levigato e sodo
Ora capisco perché gli uomini lo desiderano tanto, è come un soffice cuscino sul quale vorrei addormentarmi, perdermi abbracciandola.

Mi sposto dietro di lei, l'accarezzo, palpo le sue natiche... così belle... mi abbasso ancora e trovo l’ingresso della sua vagina, l'accarezzo con le dita… sgusciano dolcemente ma ho paura di farle male, non so come si tocca una donna, è diversa da me. Trovo la sua piccola delicata apertura e ci entro dentro... piano... è stretta, il mio dito è serrato dalla sua carne...mi abbasso e la bacio.... la lecco proprio lì, sulla sua fessura...Oddio l'ho fatto. Ho sempre detto che non ci sarei mai riuscita. Invece ho avuto proprio voglia di baciarla, ho assaporato il suo sapore, tenero e dolce. Vorrei tanto che si girasse per arrivare al suo clitoride... sarò capace di farla godere?
Continuo a baciarla, con il mio dito che strofina sulle pareti della sua intimità, poi risalgo fino al suo buchino più stretto e bacio anche quello, mentre le mani di lui sono sul suo culo, prima l'accarezzano poi lo schiaffeggiano come ha fatto tante altre volte con me. E quel suono... quel suono secco mentre vedo le sue natiche vibrare. E' bellissima sdraiata così, il volto girato sul cuscino mentre gode... sento i suoi gemiti che fanno crescere ancora la mia eccitazione.. lui estrae le sue dita da dentro di lei, vedo il suo garofano dilatato e ne approfitto, piano piano entro anche lì mentre con l'indice dell'altra mano continuo a penetrarla nella fica... solleva il bacino mentre gode. Poi lui si avvicina nuovamente, si pone sopra di lei, le spinge il cazzo nel culo mentre lei geme… io l’aiuto, gli bacio e lecco le palle, la cappella per farlo scorrere meglio lecco anche lei, la lubrifico perché lo prenda tutto… li guardo così, osservo il suo cazzo che la apre, muovendosi ritmicamente e il volto di lei sconvolto, le unghie conficcate nel cuscino… lo morde stravolta dal piacere.
Lui dopo diversi colpi lo tira fuori… forse vuole fare altro, forse vuole scopare anche me… ed finalmente lei si gira. Io rimango con la testa tra le sue gambe mentre la vedo succhiare il suo cazzo con avidità.
Cerco il clitoride con la lingua... poi con le dita... mi sento così impacciata...e proprio mentre penso che non so se riuscirò a portarla all'orgasmo, la sento ansimare, sospirare forte e gemere mentre la sua carne si contrae attorno al mio dito io continuo a baciarla e la mia bocca si riempie dei suoi umori. Poi posa la sua mano sul suo sesso come a fermarmi, più volte.
Che cosa indescrivibile! Sono riuscita a farla godere, a far godere una donna. Niente fuochi d’artificio, niente grida baritonali e fontane zampillanti. Solo le sue contrazioni, i suoi succhi dolci sulle mie dita.
La bacio proprio lì, ed anche sulla sua mano, mordicchio quel tenero rilievo e risalgo le colline di quel delizioso paesaggio come ha fatto lei prima con me, accompagnando la mia scalata con piccoli baci e morsetti... arrivo sopra il suo viso e le accarezzo il seno con i miei capezzoli che ondeggiano sui suoi mentre mi tuffo sul suo collo, assaporo il suo profumo e la mordo nuovamente mentre lei mi sorride E' così morbida che vorrei mangiarla.. Vorrei cibarmi di lei, del suo corpo, ingoiare il suo sapore, e poi penetrarla, sentire la sua carne aprirsi sotto i miei colpi.
Invece è lui che, mentre sono china su di lei, si avvicina, la sua verga dura affonda in un solo colpo dentro di me, con forza. Grido mentre mi sento squassare e riempire la fica stillante di umori che ricadono su di lei. Mi bacia la bocca aperta, poi si stacca dalle mie labbra e le riempie con le sue dita, le succhio, le inumidisce della mia stessa saliva prima che lei sfreghi nuovamente il mio clitoride.
E’ bellissimo guardarla mentre mi succhia i capezzoli, fissarla negli occhi mentre godo … un orgasmo violentissimo che mi fa ricadere sopra il suo corpo morbido.
Lo sento uscire da me, si avvicina a lei che apre la bocca, lo aiuta con la mano finché lo vedo schizzare sulla sua lingua, sul suo viso… Lei sorride e mi guarda mentre gocce biancastre e dense le scivolano sul mento, sul seno. Mi prende la mano e me l’avvicina, io rimango con la testa appoggiata sul suo seno a guardare il sorriso estatico che ha stampato sul volto.


Vado a casa con il suo sapore sulla lingua, il suo odore addosso… mi siedo al pc e scrivo.
Scrivo questo racconto ancora sotto l’effetto di un delirio. Forse… ho solo sognato?

venerdì 18 marzo 2011

Al cinema

La sala è ancora vuota, siamo i primi ad entrare. Averti accanti è sempre una tentazione per me, il tuo odore, i tuoi jeans, il calore delle tue gambe che sfiorano le mie... Lentamente la mia mano si insinua sotto la tua maglietta. Non sono io, è la mia mano che accarezza i tuoi addominali, la tua pelle liscia. Adoro quando ti imbarazzi così, quando ti schermisci e pieghi la testa come un bambino. Abbassi l'orlo della tua maglia, comincia ad entrare gente. Poi nel buio mi prendi la mano, per stringerla e tenerla insieme alla tua, in un gesto di complicità, o forse per controllare i miei movimenti. Però mi lasci fare quando abbasso la zip, ma è la mia mano, non io...come se sapesse da sola dove andare. Le dita si intrufolano dentro l'apertura dei pantaloni, percepiscono la tua erezione, oltrepassano l'elastico degli slip. Lo prendo in mano, al buio riconosco ogni rilievo delle tue vene, la tua carne calda ...lo sento irrigidirsi e crescere sotto le mie carezze. Ed ora...non sono io, è la mia bocca che ha fame di te, della tua lingua, del tuo sesso. Ti bacio e mi gusto le tue labbra, la tua mano dietro la nuca a spingermi verso il basso... voglio gustarti solo un attimo... un attimo per riempirmi del tuo sapore, del tuo desiderio. Per poco... la notte è ancora lunga per noi.

venerdì 11 marzo 2011

Il dolore

"il dolore rende speciali... diversi..."

Mi è arrivato questo sms poco fa.
E quanto è vero.
Dolore non solo fisico
Dolore psichico
Dolore che si affonta ogni giorno, e quanto dolore nella mia vita.
Poi arriva un momento in cui ti dici che tanto sei diventata quasi immune
e che questo è solo un ulteriore taglio nella tua carne già martoriata.
Ed allora ti sembra di essere insensibile.
Invece non è così.
Penso a quando da bambina ho imparato a non piangere
ed invece a quanto piango ora

domenica 6 marzo 2011

La mia fantasia- Prima parte



Stanotte si è realizzata la mia fantasia. E' accaduto naturalmente, quasi per caso, così come l’ho immaginato nei miei sogni.
Lui mi ha invitato a cena a casa sua, . - "C'è anche una mia amica, ha detto"
E non so perché ho intuito dal suo tono di voce che sarebbe successo qualcosa. Lo conosco troppo bene, e ne abbiamo parlato spesso. Io sono arrivata prima di lei, non ho fatto a tempo a togliermi il cappotto che mi stava già tastando il çulo, ero infreddolita.
- "Ti scaldo io" - mi ha detto mentre mi abbracciava. E poi mi ha fatta sedere sul divano. Mi ha baciato e la sua bocca sapeva di alcool, ha avvicinato la bottiglia e mi ha offerto un bicchiere di vino bianco. Ha infilato le sue mani sotto la gonna, arrivando al mio sesso già umido e ci ha infilato le dita.
- Farai questo anche a lei, lo farai?
- Si-
- Voglio vedervi così, mentre vi toccate…-
Mentre è ancora tra le mie cosce, e suona il citofono. E' lei! Il mio cuore ha un sussulto, ancora pochi attimi che sembrano interminabili. Quando entra subito mi sorride. Piccolina, lunghi capelli biondi e due occhi scuri e vivaci. Indossa una minigonna nera che le fascia i fianchi torniti, e quando si toglie il giubbotto noto sotto il maglione attillato un bel seno morbido. Mi tende la mano e si presenta, allargando il sorriso. Non è imbarazzata, mi piace questa spontaneità ed anche io dico il mio nome. Ci sediamo a tavola, lui ha preparato una pasta fredda, pomodorini pachino e mozzarelline, chissà forse ha pensato che avremmo fatto altro nel frattempo. Ci versa da bere a tutte e due, il vino scorre dai bicchieri alle nostre labbra mentre lei mi lancia occhiate tutto il tempo. Parliamo così semplicemente, io non sento neanche il sapore del cibo da quanto sono distratta. Mi soffermo sulla sua bocca che accoglie la forchetta... guardo le sue labbra mentre schiaccia i piccoli pezzi di pomodoro crudo tra i denti e la lingua, immaginando quel succo rosso acidulo che le riempie la bocca. Lui sogghigna, comincia a capire che forse, tra poco si divertirà. Ad un certo punto ci lascia sole per prendere altro vino in cucina e lei, senza parlare, tocca la mia mano appoggiata sulla tovaglia candida, me la prende e la tiene un po’ stretta nella sua, fissandomi negli occhi. Poi la appoggia sul suo seno:-
Senti? Senti come sono emozionata!-
Io sono ammutolita, ho desiderato tanto questo momento ma ora ho il batticuore, ma allargo il palmo che si apre sul suo seno.
- Ah bene, state prendendo confidenza?- Ridacchia mentre rientra dalla cucina. Ritiro subito la mano appena sento la sua voce, come se mi avesse colto con le dita nel barattolo di marmellata. Che sciocca.

E poi, finita la cena, è accaduto tutto in un attimo... ci siamo alzati e lui ha cominciato a toccarle il seno, mentre lei si gira verso di me e mi bacia!! Mi bacia con una dolcezza infinita, lentamente... io accetto la sua lingua come se fosse la cosa più naturale del mondo...a lungo...
Pochi passi e siamo in camera da letto, lui è ancora vestito di tutto punto, io e lei cominciamo a spogliarci a vicenda: - Che bella che sei- le dico, e lei: - "Sei tu bellissima.- Le guardo le spalle, il seno pieno raccolto ancora nel reggiseno, e mentre mi accarezza i capelli lui ci guarda, tocco il suo sesso sopra la stoffa dei pantaloni e lo sento durissimo.
Mi scopro il seno e lei me lo sfiora, prende tra i polpastrelli i miei capezzoli... timidamente le accarezzo prima una spalla, poi le braccia... sono liscissime, è calda e morbida... avverto il suo profumo di donna, di femmina.. Le mie mani scendono sul suo seno mentre lei accarezza e bacia il mio, come in un gioco di specchi...è morbido... una sensazione indescrivibile di soffice dolcezza.
La osservo ora tutta nuda, i suoi fianchi accoglienti, il suo ventre morbido il suo fiore, piccolo, depilato e tenero... chissà se riuscirò a toccarlo...
Poi corpi e mani intrecciate...le nostre lingue simultaneamente intorno al suo cazzo, avvinghiate tra noi e su di lui, sulla sua carne pulsante che entra ora nella mia e dopo nella sua bocca, ci guardiamo negli occhi, i visi vicinissimi, lei continua a toccarlo mentre scende sul mio corpo con la bocca fino ad arrivare alla mia fiça... avverto la punta della sua lingua delicatissima che mi sfiora appena, è così diverso dal tocco delle labbra di un uomo. Le sue piccole dita mi aprono le labbra... poi ne inserisce uno, due... mi strappa dei gemiti mentre lui, a fianco a me, in ginocchio sul letto mi fa tacere riempiendomi la bocca con il suo cazzo.
(....continua....)

tdx