Io e lui, sul divano che ci abbraccia, come un morbido spettatore dei nostri giochi. Prima stancamente, poi più decise le nostre mani si sfiorano, si cercano... gli apro la cerniera e lo impugno, caldo e già gonfio.
- "Toccati …fatti guardare."
Mi piace assecondare i suoi desideri, obbedire ai suoi ordini.
Allungo le mie gambe, cingendolo con i piedi intorno ai fianchi ed offrendogli la vista del mio sesso, aperto come un fiore carnoso ed osceno. Gocce di nettare stillano già dai petali umidi.
Come in un gioco di specchi, eccitandoci l'uno del piacere dell'altro comincio a toccarmi, guardando il suo cazzo eretto, vibrante, e la sua mano che si muove ritmicamente.
Le dita della mia mano destra sul clitoride bagnato, la sinistra avvolge il mio seno, lo palpa e stringe il capezzolo che si indurisce... i miei occhi incollati su di lui.
Poi mi prende i piedi, avverto il calore del suo sesso contro la mia pelle fredda, me li stringe sulla sua erezione mentre li muovo delicatamente. Le sue mani, i miei piedi, il suo sesso... strano intreccio e combinazione di estremità calde e fredde, di carne morbida ed altra rigida, di pelle chiara e vene bluastre e di altre vene gonfie, infuocate.
Continuo a toccarmi e toccarlo mentre osservo la scena... poi le sue mani scorrono sulle mie gambe, risalgono più in alto, fino a percepire con le dita i miei umori. Si alza in piedi.
Le sue dita scivolano tra le mie labbra gonfie, entrano nella mia fica che le avvolge, le bagna dei suoi fluidi... i polpastrelli rivolti verso l'alto, avverto le unghie che grattano quel bottoncino morbido che sento gonfiarsi... l'altra mano sul clitoride, freneticamente… veloce… sempre più veloce... scosse elettriche mi pervadono, una, due, tre volte.. blocco il suo polso con la mano ma lui continua a torturarmi, in un sottile gioco di dolore e piacere.
Finalmente si ferma, sono esausta.
- "Adesso succhiamelo."
Finalmente lo sento fremere, poi esplodere con schizzi caldi sul palato.... lo spinge ancora di più e lo bevo tutto, fino in fondo.