E quelle immagini, le prime dell'ex dittatore che hanno riempito gli schermi televisivi, internet, i giornali… ho visto un programma tv dove dietro i primi piani degli ospiti in studio giravano sullo schermo in continuazione, come un anello quelle sequenze del corpo straziato. Praticamente non era possibile guardare il viso delle persone senza quel fondale. In orario pomeridiano.
Il giorno dopo, un giovane corpo, riverso sulla pista, immobile con riccioli sciolti senza il casco che volava via. Ho pianto.
Mi chiedo il senso di tutto questo, il dovere di cronaca si ma non c'è un compiacimento, un gusto del macabro in ciò? Ed il profanare un corpo, senza più dignità, fotografarlo, esporlo se da una parte è una ovvia conseguenza di una vita trascorsa a sopraffare il prossimo… ecco mi chiedo… anche chi sceglie di riproporle quelle immagini non ci sta sottoponendo alla stessa violenza? Ho scritto di getto e mi scuso per la forma, sono solo pensieri buttati su una tastiera
Ciao Marco, io voglio ricordarti così... ci sei salito sul podio più alto.. più in alto di tutti
La morte di Simoncelli è stato come un pugno nello stomaco, eppure chi era per me? nessuno....
RispondiEliminaLa diretta tv, le immagini hanno un potere forte, forse hai ragione macabro e violenta questa cronaca ma forse ci colpisce di più sapere della morte di un personaggio psuedo famoso che quella di due poveri ragazzi bruciati vivi in un camper.
anche per me non è nessuno, non sono un'appassionata di motociclismo eppure mi sono ritrovata a dire: noooo!! quando ho letto la notizia su libero.
RispondiEliminaDei ragazzi bruciati vivi non sappiamo niente, di lui abbiamo conosciuto le emozioni, la passione. Ricordo ancora un'intervista con la Dandini dove è apparso così vero, così modesto...