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martedì 24 maggio 2011

Odio le pulizie di primavera- Quarta ed ultima parte


(prosegue il racconto scritto a quattro mani con discretopassionale)


Anna prende a baciare la cappella di Gianni, delicatamente coglie con la lingua i suoi umori, si stupisce di quel sapore diverso, acidulo come quello di una mela colta troppo presto dall'albero.
Gianni chiude gli occhi e riversa la testa all'indietro quando Anna lentamente ma inesorabilmente lo accoglie nella sua bocca quasi completamente, mentre la sua mano ha abbandonato l'asta e si è spostata sui testicoli come per aiutarsi nell'affondo.
Il desiderio in lei cresce al pari del ritmo della sua bocca, sente le labbra della sua fica gonfiarsi per il piacere e gli umori colare lungo le cosce, avverte chiaramente la çappella di Gianni crescere e il suo cazzo vibrare ma non vuole che venga così, vuole sentirlo dentro di lei, vuole essere scopata selvaggiamente da quel cazzo che teme non sentirà mai più dopo quella volta.
Mario si sposta e li abbandona andandosi a sedere sul divano a pochi metri da loro, si masturba guardando Anna, la sua Anna, in ginocchio davanti al suo amico d'infanzia intenta in uno dei suoi splendidi pompini. L'osserva succhiare avidamente quel cazzo, mentre sente uno strano languore nel petto e si stupisce per la libidine che lo sconvolge, sente il suo membro pulsare mentre continua a menarselo guardando la lingua di Anna che lambisce la cappella di Gianni. Il viso dell'amico è in preda alla lussuria mentre le spinge il cazzo in gola... non l'ha mai visto così, non l'avrebbe mai potuto immaginare così. Lei lacrima, il trucco sfatto le riga il volto, i capelli arruffati, il suo morbido corpo sconvolto... la vede stringersi i seni ed accoglierlo lì in mezzo. E l'espressione dei suoi occhi, quello sguardo bramoso ed avido che Anna aveva avuto soltanto per lui... Si sente rimescolare lo stomaco, vorrebbe avvicinarsi e schiaffeggiarla, urlarle che è una puttana, ma non lo fa. Rimane a contemplare quella visione, godendo invece al tempo stesso nel vedere la carnalità del corpo di sua moglie mentre è alle prese con un altro uomo.... sente l'orgasmo avvicinarsi, le palle indurirsi

Anna riconosce quei mugolii che precedono l'esplosione del marito... si alza e raggiunge Mario tenendo Gianni per il cazzo e trascinandoselo dietro come un cagnolino con il suo guinzaglio di carne, poi si inginocchia di fronte al marito seduto sul divano appena in tempo perché lui la inondi con il suo seme caldo, le schizza sui seni, sul volto, sui capelli... E' la prima volta che suo marito compie quel gesto ... ora vede Anna in maniera diversa, è paradossale ma la sente ancora più sua.
L'uccello di Gianni è ancora nella sua mano, durissimo mentre lei ora si dedica a lui, accogliendolo nuovamente nella sua bocca sempre di fronte al marito. E' quasi completamente in estasi mentre affonda con colpi sempre più decisi nella sua bocca, la saliva cola copiosamente lungo l'asta del suo cazzo gocciolando a terra. Ha osservato Anna accogliere gli zampilli del marito e desidera
fare altrettanto, così sfila il suo membro da quella bocca avida un attimo prima che spruzzi di sperma bollente la ricoprano nuovamente, andando a mescolarsi al seme del marito.
Mario osserva sua moglie in ginocchio ricoperta di sperma, le protende la mano e l'aiuta a sollevarsi, poi con la stessa mano amalgama sul suo corpo le macchie lattiginose mescolando i due semi, le massaggia il seno dolcemente mentre la bacia. Senza parlare le tende la mano e la sostiene sollevandola da terra, l'accompagna in bagno, l'aiuta ad entrare nella doccia e fa scorrere l'acqua tiepida sul suo corpo. Poi prende la spugna, vi versa alcune gocce di bagno schiuma e comincia ad insaponarla come se fosse una bambina, prima le spalle, poi il seno, poi scende lungo la schiena e si insinua tra le natiche burrose.
Con le mani le sciacqua il volto, poi entra anche lui nella doccia e l'abbraccia sotto il getto dell'acqua. Anna si lascia coccolare dal marito... quei gesti la rimettono in pace con sé stessa, per un attimo ha avuto timore di aver rovinato tutto, invece ora intuisce che da questa esperienza il loro legame uscirà rafforzato. Non avrà più segreti per lui, i suoi desideri saranno anche i suoi.
Ma mentre il marito l'accarezza ritorna a pensare a Gianni che è rimasto in salotto, ha voglia di lui, lo vuole dentro di lei, vuole sentire quell'attrezzo duro e lucido frugarla dappertutto.
Dopo la doccia Mario le porge l'accapatoio, osserva sua moglie, il suo corpo pieno cosparso di goccioline, e le pare che non sia mai stata così bella. Sente di amarla come non mai. La bacia con tenerezza scostandole una ciocca dei capelli umidi che le incorniciano il volto.
Quando escono dal bagno si lasciano andare sul loro letto coniugale, obliquamente. Si baciano avvinghiati, i loro corpi nudi e frementi non sono ancora sazi. Dopo pochi minuti Gianni li raggiunge, osserva la loro intimità e prova quasi invidia... capisce che è stato soltanto un giocattolo nelle loro mani. Ma la smania di Anna non si è ancora placata...
- "Vieni qui"- Sussurra Anna. Gianni si avvicina al letto mentre la osserva sedersi sopra il marito dandogli le spalle mentre Mario afferra il suo sesso gonfio di desiderio indirizzandolo verso il sesso ancora umido di Anna che inizia ad abbassarsi lentamente, la cappella lucida forza le grandi labbra e inizia a farsi strada in lei. L'amico si appressa al viso di Anna con il sesso nuovamente teso, lei si aggrappa ai fianchi di Gianni e si lascia nuovamente violare la bocca....

Mario allunga le mani e afferra i generosi seni di Anna, mentre lei presa dall'eccitazione ha aumentato il ritmo dei suoi movimenti, i suoi glutei sbattono con colpi sempre più forti contro l'inguine del marito mentre Gianni, in piedi accanto al bordo del letto la prende per i capelli per spingere il suo sesso più a fondo
Anna vuole Gianni, vuole sentire quella lunga verga dentro di sé, così si alza lasciando che il cazzo durissimo di Mario scivoli fuori di lei, vuole assaggiarlo, sentire il sapore dei loro umori mischiati, si gira piegandosi verso il marito e la sua bocca ne accoglie la cappella. La sua fica fradicia si schiude alla vista di Gianni, gli umori le bagnano le sue cosce burrose.
Gianni si avvicina, afferra il suo cazzo turgido al limite della sopportazione e coperto di saliva indirizzandolo verso la fica di Anna, con un colpo deciso affonda con facilità dentro di lei, un urlo strozzato accompagna l'intrusione di quel cazzo troppo lungo, per lei abituata ormai da anni alle misure del marito.
Anna sente Gianni continuare a spingere quasi per saggiare la profondità di quell'anfratto bollente e accogliente, le mani di lui aggrappate saldamente ai suoi fianchi non le permettono di allentare la pressione di quel cazzo irruento. Il piacere è accompagnato dal dolore per quella spinta inesorabile che lentamente si trasforma in un movimento dolce ma deciso, lo percepisce chiaramente uscire quasi completamente per poi riaffondare con forza e sbattere in fondo al suo piacere.
"Non immaginavo che Gianni avesse un cazzo così lungo, mi fa ha fatto un po' male ma ora sento la mia fica che si è aperta, adattata.Sarebbe perfetto per il mio çulo … Ora mi sposto, chissà se capisce… lo lascio sgusciare fuori e mi impalo sopra quello di Mario…li voglio tutti e due dentro di me"
Anna si sposta di colpo, il cazzo di Gianni esce dal suo corpo e lei lo prende in mano dirigendolo verso il suo buchino roseo. Lui non aspettava altro, solo un gesto che gli consentisse di profanare quel culo che ha desiderato da tanto tempo. Anna ci appoggia appena sopra la cappella scivolosa e poi lascia fare lui, che lentamente, inesorabilmente entra in quello stretto canale. E' a cavalcioni sopra il ventre del marito che osserva il suo volto contrarsi nel dolore e poi dopo chiudere gli occhi e godere, godere di quel cazzo non suo che la sta violando nella sua più segreta intimità. Sente la sua fica calda ed umida scivolare sul suo ventre, vede i suoi seni ballare sotto i colpi di Gianni e la visione di sua moglie lo rende pazzo dal desiderio, il suo cazzo è duro come il marmo… afferra Anna per i fianchi, lei intuisce il suo volere e si solleva leggermente per poi riabbassarsi lentamente ed impalarsi sopra la verga del marito. Gianni rimane dentro di lei ma non si muove mentre Anna lascia che il cazzo di Mario la riempia davanti… le sembra che la sua fica si sia rimpicciolita, le pareti si sono ristrette a causa della pressione del membro di Gianni. Anche Mario lo sente… sente il cilindro di carne dell'amico attraverso la sottile membrana che li separa.
Anna si sente riempita, impalata nel ventre, nelle viscere dalla carne pulsante dei due uomini che si muovono dentro di lei, abusando del suo corpo, usandola. Mario mentre la guarda le succhia i capezzoli, le infila le dita in bocca e se le lascia succhiare:
- "Ti piacerebbe che ci fosse un altro ancora? Un altro cazzo che ti scopa la bocca, vero?
Le parole del marito fanno esplodere la miccia di Anna… si immagina con tre uomini che la prendono dappertutto, mentre sente contemporaneamente fica clitoride e çulo pulsare, quei cazzi gonfiarsi all'inverosimile dentro la sua carne ed un'onda liberatoria che la attraversa tutta, le squassa le viscere e lo stomaco e le risale lungo la schiena fino ad esplodere nella sua testa. Booom! Grida come non ha mai fatto finora, come un animale, come una bestia, a lungo. Anche Gianni esplode, la riempie con il suo sperma bollente fino nell'intestino, fino nei suoi anfratti più remoti. Poi si sfila da lei lasciando colare il suo seme fuori, osserva il suo buchino allargato gocciolare. Si accasciano entrambi sul letto, sfiniti.
Il cazzo di Mario è ancora teso fino all'inverosimile, si è tenuto perché vuole prendere anche lui sua moglie nel culo. Anna è rimasta sdraiata sul ventre, le solleva leggermente le natiche bianche e burrose, le apre con le mani e ci infila la lingua a leccare le ultime gocce di sperma dell'amico mescolato agli umori di lei. Quell'afrore dei due sessi mescolati lo rende pazzo di libidine, si afferra l'uccello alla base ed entra nel culo già aperto dall'amico. Il suo cazzo più largo lo dilata ancora di più, Anna si lamenta mentre lui inzuppa la cappella nello sperma di Gianni. La possiede con foga, ma non riesce a trattenersi a lungo, anche lui scarica tutta la sua potenza dentro di lei che gode ancora una volta analmente… Mario sente l'anello di carne stringersi e contrarsi intorno al suo cazzo. Ed ora, come tre naufraghi abbandonati su una spiaggia dopo una tempesta se ne stanno così, sdraiati sul letto, Anna in mezzo e i due uomini ai suoi fianchi, spossati.
Tutti ora pensano che hanno finalmente realizzato un sogno, ma sanno anche che questo sarà soltanto l'inizio di un gioco che potrebbe portarli molto, molto lontano….

10 commenti:

  1. Magistralmente scritto.
    Eccitante.
    Coinvolgente.
    Bellissimo.

    Grazie
    G

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  2. Grazie a te Tiger per avermi letto. Pensavo fosse troppo forte, sopratutto il finale.

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  3. Oddio, forse un po' forte lo è, effettivamente. Ma mi pare che sia la giusta conclusione per un racconto così carico...

    G

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  4. Beh l'importante è che non sia fastidioso, ed a maggior ragione visto che sei una donna mi è gradito il tuo commento

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  5. Brava, bravissima, questo racconto, letto tutto dun fiato è trai i migliori in assoluto.
    Forte? non direi affatto, l'aggettivo giusto, secondo me, è pieno, intenso.
    A mio avviso, porre limiti nel sesso è stupido, mai e sempre sono noiosi e piatti
    ognuno di noi, preso dall'eccitazione dovrebbe poter fare ciò che in quel secondo gli viene dal profondo, senza pensare ma godendosi l'attimo, solo così tutto è lecito.
    brava Vu eRRe
    Max

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  6. Tutti i racconti che sono molto "spermatici" mi piacciono (amo molto il facial). E amo i racconti di vita vissuta. Sono i più eccitanti da legere e da scrivere.

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  7. Ah racconto spermatico questa non l'avevo mai sentita... grazie riferirò anche al coautore ma in effetti proprio questa scena è stata ideata e scritta da me

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  8. Quando incorpori il maschio, credimi, sei sconvolgente!

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  9. Incorporo?? in che senso? Che me lo mangio??
    Beh questa me la devi spiegare eh? :-)

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tdx