Copyright

Dopo innumerevoli miei scritti trovati in rete voglio ricordarvi che il plagio è un reato e che in base alla legge sul diritto d'autore il contenuto di questo blog non può essere riprodotto. Eventuali citazioni sono consentite solo dopo aver contattato l'autore, solo a condizione che ne venga chiaramente citata la fonte, che non venga utilizzato a scopi commerciali, e che non venga alterato o trasformato. La maggior parte delle foto sono prese in rete, se ne siete proprietari e volete farle eliminare, contattatemi. Licenza Creative Commons I racconti erotici di Vuerre by Vuerre is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.

sabato 3 novembre 2012

Ode della lentezza


E' parecchio che non scrivo, e chiedo scusa a chi era abituato a leggermi assiduamente, ma ultimamente non ho voglia né tempo di stare di fronte al pc a scrivere, in particolare di sesso. Perdonatemi quindi se anche questo post non ha niente di erotico.
 
Ode della lentezza
Da quando mi hanno rubato lo scooter mi capita di andare  di più  a piedi soprattutto per il mio quartiere. E’ una dimensione che si è persa, camminare non tanto per passeggiare ma per andare a lavoro, per spostarsi con orari precisi, per fare qualcosa di concreto.  Chi vive in una grande città come la capitale sa benissimo che gran parte del tempo della giornata si perde per gli spostamenti. Spostamenti che con un mezzo a due ruote, in una città dove non fai mai troppo freddo come a Roma sono l’ottimale  Qui poi un giorno si e uno no c’è sempre qualcosa che blocca tutto. Per non parlare di quando piove! Il romano quando fanno due gocce di pioggia, prende la macchina. Il romano è pigro e non ama bagnarsi.

La cosa strana è che se percorri a piedi gli stessi posti che hai attraversato tante volte con mezzi ben più veloci ti accorgi di particolari che non avevi mai notato prima. Come se improvvisamente il mondo avesse un’altra prospettiva, ingrandita come sotto una lente. Perché la velocità riduce i particolari, rende le piccole cose lontane fin quasi a farle invisibili. Ci sono zone di Roma che capisci non sono costruite a misura d’uomo, ma di automobile, è quasi impossibile percorrerle a piedi. Altre invece  che non puoi apprezzare se non camminando, vivendole fino in fondo, come ad esempio certi vicoli del centro, di cui conoscevo ogni angolo, ogni pietra, ogni macchia nel muro.  Li ritrovo diversi, alcuni più malandati, sporchi, altri migliorati nonostante il tempo. O diventati preda di un assalto mordi e fuggi nel fine settimana, violati come una bella donna lasciata sola di notte.

Così scopro che qualche volta non mi sono soffermata sulle cose piacevoli, che ho attraversato strade che forse avrei dovuto oltrepassare senza fretta. Che sono sfuggita alla noia cambiando spesso l’angolo della mia visuale, ma non sempre ho apprezzato quello che avevo davanti agli occhi e che non vedevo perché troppo occupata a muovermi, a sfrecciar via.  

Ora ho voglia di fermarmi.

7 commenti:

  1. il suo post pelle del 2.11.2010 è stato copiato da pa.oletta di libero blog blog:il cuore muove tutto.

    Ciao.

    RispondiElimina
  2. ? puoi mettermi il link? ora vedo se lo trovo.
    E tu chi sei?
    Vu

    RispondiElimina
  3. trovato! ha preso alcune frasi da Pelle e anche da Guardami

    ma tu come hai fatto?? le scriverò qualcosa
    grazie

    Vu

    RispondiElimina
  4. Ti chiedo scusa..... ero un post di più di un anno fa....
    ma da stamani ho chiuso il blog.
    Non sapevo come rintracciarti e solo ora posso entrare qui.
    Mi spiace molto e mi scuso...
    se vuoi lasciarmi una tua mail ti contatto. Grazie
    Paola

    RispondiElimina
  5. ho visto che non solo hai cancellato il post incriminato, ma ora non è più possibile commentare perché hai messo l'approvazione ai commenti da parte dell'autore del blog, quindi non è proprio chiuso, e quel post non mi pareva di un anno fa.
    comunque, come in tutti i blog di questo circuito mi puoi contattare cliccando sul mio profilo dove c'è la mia mail
    blogvuerre@gmail.com

    Sai la cosa che mi ha innervosito di più? che di parole dedicate a situazioni emozioni che ho vissuto si fosse appropriato qualcun altro!

    RispondiElimina
  6. Hai ragione e mi scuso ancora..
    ti ripeto...è un post che avevo messo più di un anno fa...e riproposto solo ieri ma non sto attraversando un bel momento e da stamani ho chiuso tutto.
    In questo tuo blog non ero mai entrata se non cliccando sul tuo ultimo commento che mi ha riportato direttamente qui.
    Alcune frasi.... non le ho prese da te ma da un blog maschile più di un anno fa e ti pregherei di credermi.
    Ti scriverò in privato ma ti prego di credermi. Capisco la tua delusione e rabbia, la capisco benissimo perchè la sensibilità fa parte di noi donne e la persona anonima che ti ha informato, credimi.... potrebbe darsi un nome e poteva comunque avere più tatto. Tu dirai... tu l'hai avuto? No... ma solo in parte spiegandoti come sono successe le cose...ma più di un anno fa..... luglio 2011
    Mi spiace molto
    Paola

    RispondiElimina
  7. Addirittura l'hai preso da un blog maschile? Quindi vuol dire che qualcun altro ha copiato ben due miei post? E chi sarebbe costui?

    Il tale anonimo francamente non so chi sia, e anzi mi chiedo come abbia fatto a riconoscere miei scritti di due anni fa. Più tatto dici e come avrebbe dovuto dirmelo?

    RispondiElimina

tdx