Quando arriverai non ci saranno parole,
saranno i nostri corpi a parlare;
io sarò lo strumento
suonato dalle tue mani,
La mia pelle
si farà tastiera per le tue dita,
I miei capelli
diverranno sottili corde sonore
tese attorno al tuo palmo;
Il mio seno, il mio ventre, il mio sesso
sotto i tuoi polpastrelli
vibreranno nel silenzio
in dolorosi accordi dimenticati.
Tu segnerai il tuo passo danzando su di me
marcando ogni angolo, ogni piega,
e infine divorando la mia carne
in uno spazio senza fine né tempo,
nascendo e morendo insieme più volte.
E fiato, e suono, ed ombra
tutto si farà musica attorno a noi.
Ti seguo anche io ;)
RispondiEliminaanche se non sono una gran commentatrice, lo ammetto.
Che tipo di problemi hai con la lettura?
najla
Grazie! sono semplicemente molto miope e quando porto le lenti a contatto non leggo molto bene da vicino. i caratteri del tuo blog sono molto sottili... e comunque se sto parecchio al pc mi affatico.
RispondiEliminaah scusa, per la precisione: quelli bianchi li leggo bene, sono le scritte in rosso che sul nero faccio fatica a seguire. :-(
RispondiEliminaVu, sei poesia in questo testo
RispondiEliminagrazie cara,
RispondiEliminae benvenuta!
Vu