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venerdì 1 luglio 2011

Il corvo

Come un corvo
“Arriverò da molto lontano
Per portarti la mala novella
Supererò la montagna,
forerò la nuvola bassa,
Mi specchierò il ventre nello stagno
E volerò senza riposo,
per cento miglia senza riposo
Per trovare la tua finestra,
per trovare il tuo orecchio,
Per portarti la nuova trista
Che ti tolga la gioia del sonno
Che ti corrompa il pane e il vino
Che ti sieda ogni sera nel cuore”.

Così cantava Primo Levi
Così canterò io danzando
Ogni sera aprirò le mie nere ali
Sulla tua persona, sul tuo corpo
Impuro
Invisibile nella notte
Udrai soltanto un fruscìo
e la punta del mio becco
ed i miei artigli
che ti divoreranno le viscere

5 commenti:

  1. Ti stai spostando sul lugubre, Vuerre Allan Poe?
    :-)

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  2. ahahah in effetti... ero un po' d'umor nero... :-)

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  3. http://www.youtube.com/watch?v=3SlWBr6mKNY

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  4. Grazie Uomo, non la conoscevo la canzone e bellissimo il video!

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  5. (ti offro questo piccolo stralcio come gesto di amicizia)

    ''Qui il pomeriggio è freddo e nero... inquieto. Inquietante... non poteva esserci ambiente diverso da questo.
    Per incontrarti.

    ...passo.
    ...scruto.
    Ciuffi di capelli, scampigliati dal vento, mi coprono parte degli occhi. La parte di te che non vedo,e che lascio, regalo, all'immaginazione.

    Avvolto nel mantello nero, lascio che il buio avvolga il bosco tutt'intorno.
    Le mura diroccate di un antico tempio pagano offrono un silenzio ed un ignoto a cui non si resiste.
    Notte. Gelo. Solitudine. Paura. Inquietudine ...Eccitazione.
    Raggiungimi.
    Sarà tutto nostro.''

    Pierre

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