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venerdì 18 marzo 2011

Al cinema

La sala è ancora vuota, siamo i primi ad entrare. Averti accanti è sempre una tentazione per me, il tuo odore, i tuoi jeans, il calore delle tue gambe che sfiorano le mie... Lentamente la mia mano si insinua sotto la tua maglietta. Non sono io, è la mia mano che accarezza i tuoi addominali, la tua pelle liscia. Adoro quando ti imbarazzi così, quando ti schermisci e pieghi la testa come un bambino. Abbassi l'orlo della tua maglia, comincia ad entrare gente. Poi nel buio mi prendi la mano, per stringerla e tenerla insieme alla tua, in un gesto di complicità, o forse per controllare i miei movimenti. Però mi lasci fare quando abbasso la zip, ma è la mia mano, non io...come se sapesse da sola dove andare. Le dita si intrufolano dentro l'apertura dei pantaloni, percepiscono la tua erezione, oltrepassano l'elastico degli slip. Lo prendo in mano, al buio riconosco ogni rilievo delle tue vene, la tua carne calda ...lo sento irrigidirsi e crescere sotto le mie carezze. Ed ora...non sono io, è la mia bocca che ha fame di te, della tua lingua, del tuo sesso. Ti bacio e mi gusto le tue labbra, la tua mano dietro la nuca a spingermi verso il basso... voglio gustarti solo un attimo... un attimo per riempirmi del tuo sapore, del tuo desiderio. Per poco... la notte è ancora lunga per noi.

4 commenti:

  1. sensazionale l'immagine
    rende onore alla descrizione che hai fatto...

    una canzone di tal alessandro(?)canino
    suonava più o meno così

    "vieni al cinema.. vieni stasera
    la domenica che si fa"

    ecco..l'importante è venire ;-)

    cavallo pazzo

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  2. quanti bei ricordi... è un sacco che non vado al cinema...

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  3. Beh anche questo è un buon motivo per tornare al cinema, no? :-)

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tdx