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domenica 6 febbraio 2011

Con il vento tra le gambe



E' una fresca sera di settembre. Sono in sella al mio scooter sulla via del mare per arrivare da te. Ho quella gonna di seta chiara a fiori lilla che ti piace tanto, perché puoi percepire la carnosità delle mie natiche attraverso la stoffa leggera.
Al momento di uscire di casa ho tolto gli slip, voglio farti sentire la consistenza ed il calore della mia pelle quando appoggerai le tue mani sui miei glutei.
Si, lo so che farai quel gesto quando mi abbraccerai, ed io adoro la presa forte delle tue mani, come fosse un segno di possesso del mio corpo.
L'appuntamento è vicino alla tua sede di lavoro, hai una riunione che finirà molto tardi stasera. Ti mando un sms:

- Sto partendo ora, sono con lo scooter e senza mutande, sto... venendo!

Invio... e sorrido, pensando alla tua espressione quando lo leggerai, perché so che non potrai muovere un muscolo.
Esco dalla città, pochi chilometri e già comincio a percepire la salinità della brezza marina nelle narici, l'aria è frizzantina ma tiepida. La mia gonna sale svolazzando sulle cosce, sollevandosi fino a scoprire il bordo delle autoreggenti nere. Un vortice risale tra le gambe, mi accarezza le labbra nude, assaporo un piacevole senso di libertà. Arrivo a percepire le vibrazioni del motore sotto di me, il calore ed il contatto della pelle della sella, come se fossi nuda. Si, nuda, perché la seta leggera è una barriera troppo sottile. Ho i brividi...mi piace questa sensazione, come se la moto fosse viva, palpitante... un animale che si fa cavalcare da me.
Una macchina mi sorpassa, tento di abbassare il bordo della gonna con la mano sinistra, controllo dallo specchietto per essere pronta a fare lo stesso gesto quando ne vedo arrivare altre. Ma la strada è buia e pericolosa, non sempre posso distogliere una mano dalla guida. Così decido di lasciare che le mie gambe si scoprano fin quasi all' inguine, c'è poca luce e probabilmente nessuno noterà la cosa. O forse si, e l'idea di essere osservata comincia ad eccitarmi.
Bello... bella quest'aria che mi lambisce, come un amante indiscreto... immagino sia tu a farlo...più su.. ancora più su... mi accarezzi con un fresco tocco, lieve ed impertinente. Sei tu vero?
Rivoli d'aria come tante invisibili dita sulle mie labbra aperte, umide.
E questo continuo vibrare... come un sensuale massaggio sulle mie parti più vulnerabili... comincio ad avvertire il mio clitoride che pulsa... i capezzoli si inturgidiscono mentre il cuore batte più forte, sono in preda ad una strana euforia. Rallento, prendo fiato. Calma ... devo stare calma. L'orlo della gonna scivola verso il basso.
Arrivo a destinazione sotto l'effetto di una eccitazione costante, il pensiero di te mi ha accompagnato fin qui. Scendo dallo scooter...i miei umori colano sulle gambe mentre rimango lì in piedi per qualche minuto, finché scorgo da lontano la tua macchina che si avvicina.
Ti accosti, parcheggi accanto a me sul bordo della strada e scendi:
- Ma sei tutta matta! - dici mentre mi abbracci forte, le tue mani aperte sul mio culo a premermi contro il tuo sesso eretto. Amo quando fai così, adoro percepire quanto mi desideri mentre mi stringi. Mi fai sentire tua. Poi mi sussurri all'orecchio:

- E' mezz'ora che sto così, da quando ho letto il tuo messaggio...-
- Anche io... -

Il calore del tuo alito mentre mi parli piano mi procura ulteriori brividi. Poi la tua bocca scende sul mio collo, ci appoggi appena le labbra baciandomi delicatamente.
- Dai, togliamoci da qui in mezzo alla strada che va a finire male! Seguimi con lo scooter.

Risalgo in sella con il cuore che batte forte, proseguendo il mio gioco nel mostrarti le gambe aperte, stavolta sono io a sollevare l'orlo della mia gonna mentre mi osservi dallo specchietto retrovisore. Non so cosa riesci a vedere, ma vedo i tuoi occhi verdi e questo mi basta.
Ed eccoci a casa ora, mi prendi la mano e saliamo i pochi gradini affannati.
Apri la porta.. il tempo di chiuderla, mi rigiri e mi ci appoggi sopra.
Ti abbassi, mi sollevi la gonna ed affondi la tua testa e poi il tuo naso nel solco tra le mie natiche... le separi con le mani mentre avverto la punta della tua lingua che lambisce i miei umori.

- Mi farai impazzire... mi farai impazzire...-

Rimango così, in silenzio, con le mani appoggiate alla porta mentre scivoli dentro di me mentre vorrei dirti che io... io ... sono già pazza di te!

11 commenti:

  1. E VAIIIIIIIIIIIIIIIIII , SECONDO IL MIGLIOR STILE DI VUERRE , FANTASTICO / EROTICO/ECCITANTE ...QUANDO PUBBLICHERAI IL TUO PRIMO LIBRO , MI FAI L'AUTOGRAFO SULLA COPERTINA ?
    LUTH/F

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  2. Un bel racconto come la giornata di oggi, il tramonto, le dune, i diamanti sull'acqua e in sottofondo il profumo della macchia mediterranea. Un'avventura ai cancelli.
    Sperelli.

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  3. @Luth ahhh non esageriamo, magari!

    @Andrea Sperelli.. i cancelli... ahhh che invidia! ma le dune e tutta quella zona lì intorno, la amo più in primavera o d'inverno che d'estate assalita dalla folla!

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  4. mi sto convincendo sulla tesi del maestro tinto
    il culo è lo specchio dell'anima!

    che voglia matta di natiche in carne !!!

    cavallo pazzo

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  5. AD MAJORA ...............VU NON SI SA' MAI !

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  6. Ah ahah ma non erano gli occhi?:-)

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  7. Si anch'io all'inizio credevo fossero gli occhi

    poi però col tempo sono stato smentito



    Tesi: il culo è lo specchio dell'anima;
    antitesi: ognuno è il culo che ha;
    sintesi: mostrami il culo e ti dirò chi sei.

    Tinto Brass, Intervista a La Stampa, 2007

    cavallo pazzo

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  8. Come se mi avessi colpito con una freccia al cuore, nell'immaginarmi le gonne leggere a fiori che svolazzano hai risvegliato un turbine di bei ricordi, bello il potere delle parole altrui.

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  9. ah così disse Tinto Brass? la ricordavo un po' più articolata l'intevista... ;-)

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  10. @Cavalier Amaranto... mi fa piacere aver risvegliato un tuo ricordo che immagino piacevole. Il mio è ancora molto vivido, e sono passati diversi mesi. Mi manca.

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  11. Brass =br+ ass
    è un amante del culo

    Sul piano etico -afferma- il culo è più onesto della faccia, non inganna, non è maschera ipocrita.

    per rinfrescarti la memoria
    ecco l'intervista completa

    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200711articoli/27893girata.asp

    lui che di culi se ne intende
    Stefania Sandrelli, Serena Grandi,Francesca Dellera,Debora Caprioglio..
    all'appello manca solo il tuo per il prossimo ciak
    ahahaha ;=)

    cavallo pazzo

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tdx