
Passeggiata nel parco di domenica mattina... è da tanto che non vengo qui. L'aria fredda mi punge le guance, cammino sopra un tappeto di foglie gialle... molte sono umide ed ammassate tra loro, scure...altre più chiare, si sono appena posate in terra e si muovono in ampi giri sospinte dal vento.
Poche persone in giro, qualuno porta a spasso il cane, qualcun altro sospinge pigramente un bimbo sopra un' altalena. Mi ritrovo a proseguire sul viottolo fatto di ciottoli presa dai miei pensieri, abbasso un po' la testa per evitare il vento, stringo la sciarpa attorno al collo.
Come casualmente, seguendo la stradina, mi ritrovo di fronte alla nostra panchina. Si, è proprio questa. Quella dove abbiamo rifatto l'amore dopo tanti anni, la prima volta, in una notte di giugno. Allora l'aria era tiepida, dagli alberi intorno esalava il profumo di resina, grondante in gocce attorno alla corteccia crepata dei pini. Nelle mie narici l'odore di erba ancora verde schiacciata dalle nostre impronte, della terra sollevata dai nostri passi avvicinandoci in quel punto.
La guardo, con una mano sfioro il legno leggermente umido e mi siedo.
Osservo il palazzo di fronte, le finestre vicinissime...penso alla follia di quella notte, alle mie mani sopra lo schienale mentre tu affondi dentro di me. Si, dovevamo proprio essere dei pazzi, a non curarci di niente, della gente su quella terrazza e delle voci che arrivavano fino a noi.
Ora qualche goccia di pioggia, leggerissima ed impercettibile comincia a cadere.
Apro il mio ombrellino rosso e rimango lì, seduta in silenzio a pensarti, mentre un uomo mi passa davanti, si gira e mi fissa interrogativo, come avesse visto una pazza.
Si, forse lo sono. Ti voglio bene,
Vu
La panchina ha resistito ai colpi
RispondiEliminao ha mostrato qualche segno di cedimento??
Buona serata
cavallo pazzo
eh eh si si ha resistito, è ancora li! :-)
RispondiEliminaImmagine erotica e romantica allo stesso tempo
RispondiEliminaCon questo racconto dolcissima sei risitaa farmi eccitare in malo modo ma io ho messo la ftasia i mot e e vuoi la lgi nel io misero blog..
RispondiElimina??? mica ti ho capito, sai?
RispondiEliminaHo capito ora leggendo il tuo blog. Ma che scrivevi con una mano sola? eh eh eh :-)
RispondiEliminaMi chiedo come ti possa avere eccitato questo racconto, dove c'è un minimo accenno ad un incontro... comunque metto la tua "visione" nelle Dediche degli amici. Mi permetterai se ho fatto qualche correzione, penso tu abbia scritto di getto ed ancora sotto un certo... effetto! :-)