Mi chiedo perché debba farlo sempre prima io.
Perché chiedere scusa, od anche soltanto riallacciare un dialogo sia qualcosa fuori dalla portata di certe persone.
Mi chiedo perché qualcuno nasconde il proprio malcelato orgoglio attraverso la maschera di una sensibilità che non ha. Od ha soltanto per sé stesso.
Perché chi si muove per primo rischia di sembrare il più debole, mentre è solamente quello più disposto a mettersi in discussione. Non voglio più farlo.
Perché appaio sempre più forte di quello che sono.
E soprattutto mi chiedo COME riesca a stare in silenzio quando vorrei gridare. Ma taccio.
Vorrei dirti che ora SO tutto, che hai fatto assimilare a ME la tua rabbia per colpe che non ho commesso. Me l’hai gettata in faccia.
E mentre tu rimanevi arroccato nei tuoi silenzi, io ti aprivo la mia anima.
Ora sono io che sto zitta.
Zitta.
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I racconti erotici di Vuerre by Vuerre is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
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sei splendida. ti sono vicino :)
RispondiEliminagrazie, ma... chi sei?
RispondiEliminaVu
Chi pretende da te questo modo di fare non ti merita. Avere accanto una donna come te, che sprizza erotismo da tutti i pori, mi porterebbe a cercarti con costanza e piacevolezza e sono sicuro del tuo desiderio nella ricerca di me. Si instaurerebbe un effetto di reciprocità, dove si fa a gara a chi cerca per primo. In amore nessuno deve comandare si è ognuno una parte dell’altro. Insieme si è un tutt’uno, l’amore.
RispondiEliminaGiunisca