Togli subito la mano da lì!
...quanto mi diverte questo gioco...
Copyright
Dopo innumerevoli miei scritti trovati in rete voglio ricordarvi che il plagio è un reato e che in base alla legge sul diritto d'autore il contenuto di questo blog non può essere riprodotto. Eventuali citazioni sono consentite solo dopo aver contattato l'autore, solo a condizione che ne venga chiaramente citata la fonte, che non venga utilizzato a scopi commerciali, e che non venga alterato o trasformato. La maggior parte delle foto sono prese in rete, se ne siete proprietari e volete farle eliminare, contattatemi.
I racconti erotici di Vuerre by Vuerre is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
mercoledì 27 luglio 2011
sabato 16 luglio 2011
L'abito
l'abito fa il monaco?
Secondo me no!
p.s. ma secondo voi non ha dato una strusciatina sulla tetta? O sono io che vedo e penso sempre male?
giovedì 14 luglio 2011
Il segno del costume
Il segno del costume
sulla tua pelle,
quel confine
tra la carnagione bianca
e quella brunita, scurita dal sole
linea di demarcazione
tra ciò che è esposto e noto
e la tua parte più segreta.
Vedere quel segno
è capire
che sono giunta a destinazione
sulla tua pelle,
quel confine
tra la carnagione bianca
e quella brunita, scurita dal sole
linea di demarcazione
tra ciò che è esposto e noto
e la tua parte più segreta.
Vedere quel segno
è capire
che sono giunta a destinazione
lunedì 4 luglio 2011
porti la tua nudità
Porti la tua nudità
indossandola come fosse un vestito
Adoro la tua naturalezza quando ti spogli per me,
quando sei eccitato al solo pensiero di farti guardare
e di farmi godere attraverso gli occhi
venerdì 1 luglio 2011
Il corvo
Come un corvo
“Arriverò da molto lontano
Per portarti la mala novella
Supererò la montagna,
forerò la nuvola bassa,
Mi specchierò il ventre nello stagno
E volerò senza riposo,
per cento miglia senza riposo
Per trovare la tua finestra,
per trovare il tuo orecchio,
Per portarti la nuova trista
Che ti tolga la gioia del sonno
Che ti corrompa il pane e il vino
Che ti sieda ogni sera nel cuore”.
Così cantava Primo Levi
Così canterò io danzando
Ogni sera aprirò le mie nere ali
Sulla tua persona, sul tuo corpo
Impuro
Invisibile nella notte
Udrai soltanto un fruscìo
e la punta del mio becco
ed i miei artigli
che ti divoreranno le viscere
“Arriverò da molto lontano
Per portarti la mala novella
Supererò la montagna,
forerò la nuvola bassa,
Mi specchierò il ventre nello stagno
E volerò senza riposo,
per cento miglia senza riposo
Per trovare la tua finestra,
per trovare il tuo orecchio,
Per portarti la nuova trista
Che ti tolga la gioia del sonno
Che ti corrompa il pane e il vino
Che ti sieda ogni sera nel cuore”.
Così cantava Primo Levi
Così canterò io danzando
Ogni sera aprirò le mie nere ali
Sulla tua persona, sul tuo corpo
Impuro
Invisibile nella notte
Udrai soltanto un fruscìo
e la punta del mio becco
ed i miei artigli
che ti divoreranno le viscere
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