sentire la tua pelle sotto le mie dita,
di percorrere con le labbra
la strada che conduce al tuo ombelico,
con una piccola sosta in quella insenatura
per riposarmi dal cammino
e poi riprenderlo, scendendo in basso
con la lingua verso il tuo sesso,
destinazione finale di un viaggio delirante
e famelico
fino all'approdo agognato,
la tua carne turgida.
Voglio seguirne le venature gonfie
con la mia bocca umida,
affondare il naso nel tuo odore
fino a stordirmi solo con l'olfatto
E poi finalmente saziarmi,
riempirmi di te
banchettando alla tavola
del tuo desiderio,
appagare la mia ingordigia
succhiando il tuo dolce nettare.
Lo voglio!

©Copyright 2010- I racconti erotici di Vuerre.
La bocca, come la fi.a, sai usarla come un dolce e famelico mantice che aspira anche l'anima dal tuo compagno amoroso. Lo rendi partecipe al tuo dirompente desiderio, gli fai oltrepassare il limite della gola (che io considero come la tua quarta vagina) fino a toccare con le labbra i peli del tuo fortunato amante. Maestra nelle carezze e ingorda nello "sciuguelo", termine onomatopeico genovese che ho scelto per la sua eleganza, che è sicuramente la modalità che ti è propria.
RispondiEliminaAssaporarne il nettare, sapendone distinguere la bontà, ti porta ai massimi livelli. Mi sembra di sentirne i tuoi mugolii di compiacimento, è bello!
Giunisca
Aggiungi un posto a tavola...
RispondiEliminache c'è un amico in più!
Carne equina magra di qualità
la vuol provare?
Buona serata famelica Vuerre
complimenti davvero in gamba,
m'inchino !
Cavallo pazzo
Sensuale maestria, la tua.
RispondiEliminaEsemplare l'eleganza di come traduci il desiderio in piacere.
Unica, invece, è l'arte con la quale esageri la fantasia.
Piacere palpabile.
Parole liquide.
Complimenti.
Uomo2010
Grazie a tutti, al nuovo lettore, che bei complimenti! e ai "vecchi" affezionatissimi...
RispondiEliminaLa carne equina è booona, ma Giunisca, la quarta vagina?? mi manca qualcosa....