E’ una domanda che ciclicamente ritorna come le rondini a primavera.
Sì perché al maschietto in fase ormonale galoppante
la prima fantasia erotica che gli sovviene a mente, quando tutto il sangue gli
affluisce alla cappella e priva il cervello delle necessarie sinapsi è quella.
Due donne intorno al suo uccello.“Oh ma è possibile che tutti con st’amica?” sbuffo io.
“Io non sono tutti!” ha risposto lui, cerebro-privo da mancato afflusso di sangue.
Perché il maschietto ingrifato immagina che io,
scrittora erotica ormonalmente attiva sia contornata da amiche gnocche possibilmente
ninfomani con cui vado in giro per la capitale a cerca di cazzi da spolpare.
Manco fossimo le protagoniste di Sex and the City. Che poi dico, vuoi mettere
la Grande Mela con la Capitale?Lì alle
belle fighe taccate Manolo Blahnik basta andare a un cocktail, un vernissage,
un brunch ed ecco apparire magicamente
il figaccione di turno che se ne rimorchia una. Un cenno ad un taxi che passa
fuori del locale e via! A trombare!
Tutto così cool e naturale come schioccare le dita.
Oh ma io vivo a Roma!Che già per incontrarsi con una
amica che vive dall’altra parte della città ti devi fare minimo 20km e
organizzarti mesi prima e chiedere all’oroscopo di Branko che la congiunzione
astrale favorevole ci faccia incontrare al punto esatto della tavola 38 all’incrocio
B4 dello stradario di Tutto Città. Figurati programmare con due amiche e un
uomo!Roba che capita ogni 70 anni come il passaggio della cometa di Halley
tanto per rimanere in tema.
Che secondo me alla fine ‘ste cose meglio quando
accadono casualmente così come viene, come fu per la mia prima volta. E poi come se
fosse facile dire ad una amica qualunque: Sai c’è tizio che ci vorrebbe scopare
a tutte e due, ma insieme eh? E poi magari quando lui è stanco lo famo pure tra
di noi!
L’unica scafata da questo punto di vista è la Fede. Lei però è etero stra-convinta e poi
nonostante parli di tutto con lei ma proprio di tutto di cazzi e mazzi e di
quanti ne abbiamo presi e spesso ci facciamo la cronaca post-coitale dei nostri
incontri…non so non me la figuro in quella situazione. Oh una volta ci siamo
andate pure vicino eh? Ma io ho
letteralmente perso il treno, e lei dopo qualche minuto già non rispondeva più
al telefono… forse aveva la bocca già occupata e quindi alla fine avrà proceduto
da sola senza di me! Che poi sarebbe finita con il suo bigolo che si
smosciava e noi buttate sul letto a ridere a crepapelle come da ragazzine
quando non riesci a fermarti più. Ste’ cose non si possono fare con le amiche!
E chissà perché anche altre amiche porcelle del
passato che mi vengono in mente erano
tutte in carne come me. Goduriose epicuree appassionate del cazzo e della buona
tavola. Che quasi quasi la prossima volta che qualche uomo mi chiede se ho
un’amica gli rispondo: sì, ce ne ho una che pesa quanto me! Voglio vedere come
ci gestirebbe… me lo immagino schiacciato sotto i nostri seni globosi o dalle nostre natiche
opulente e vedremo se, dopo, avrebbe ancora il fiato per parlare!
Perché l’omo che sogna le due donne si rende conto
che, poi, ne deve soddisfare due? Che lui è uno, e che il suo attrezzo del
piacere è uno soltanto? No perché noi di anfratti ne abbiamo due e volendo pure
una bocca accogliente e ne potremmo, di regola, gestire anche tre se non di
più! E niente periodo refrattario!E invece nell’altro caso mentre lui giace
stremato noi che dovremmo fare trastullarci tra donne? E se a me lei non piace?
E se solo un cazzo mi soddisfa? Alla fine noi ci rimettiamo sempre!
“Allora… ce l’hai un’amica?”
“No!Però se
vuoi ho un’amico!”