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venerdì 22 marzo 2013

Sesso futurista

Qualche giorno fa parlavo con un amico del "Bombardamento di Adrianopoli" di Marinetti e alla fine lui mi ha invitato a scrivere qualcosa nello stile "parole in libertà". Questo vuole essere soltanto un divertissement quindi, liberamente ispirato al sopracitato brano e alla "Battaglia  di Tripoli". Non so sono riuscita nell'intento, e se si capisca qualcosa, ma mi sono divertita a scriverlo.





Voce+ odore=umido

 
Nuvole grigie in alto salire scale bagnate affanno sudore aroma di caffè tazzina tintinna cucchiaino ruotante gusto amaro tostato dolci granelli residui frastuono di voci seguono schermo sfera volteggiante TUM TUM battiti accelerati la-tua-voce-nel-mio orecchio-pulsante  Testa martella TUUUM TUUUM vene clitoride palpitante il-mio-corpo-è-una-grande-vagina-pulsante Arteria fremente ricolma di umoriiiii frrrrrrr fragranza di muschio
Collegamento diretto orecchio →naso →viscere→ fica Premi il tasto inneschi-il –processo:
 
Voce+ odore=umido


 Scalpiccìo tacchi acciottolato spruzzato esalazione di pioggia cigolare porta sentore di tabacco fumo finestra aria fredda rigonfiamento caldo alito+ lingua= dita umide esaminano orifizio pizzicano pelle arrossata trasudare odore di dolce odore di buono ginocchia piegate pavimento liscio capelli tirati Slaccio anfibi lucidi porpora sfilare stivali fango indugiare tra le gambe succhiare sesso essenza di mandorla lingua-scorrere-su-pelle-rovente leccare getto bianco succo grondare dolce delizia
Abbandono materasso azzurro risate mani colpiscono SSSCIAAAACCC uno-due-tre-quattro Cinghia +vibrare= SVUUUISCCC uno-due-tre-quattro-
Dolore bruciore cic ciac dita bagnate sciiaaac esplorano carne ancora colpi colpi colpi uno-due-tre-quattro devi contare voce strozzata gemiti eseguo ordini natiche infuocate
Vampe              vampe

vampe

Dominazione erezione stretto dilatazione sforzo sfondamento 10 secondi elasticità prevalente sciiivola lentamente afferrare unghie cuscino morbido schiena piegata giù gridìo (ora-liberami-dal-male) godimento eccitazione linfa colare estaticamente gioia disgregarsi




 
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lunedì 4 marzo 2013

È da ieri che ti penso



Quel pomeriggio in un caffè romano

I tuoi occhi chiari

Incuriositi e imbarazzati

che puntavi nei miei e poi distoglievi

La collana appoggiata alla tua scollatura

L’incavo dei tuoi seni che si intravedeva

E il mio sguardo che si perdeva lì dentro

Le tue mani che si muovevano mentre parlavi

A nascondere l’impaccio della tua voce

Morbida come un velluto.

E  poi sullo scooter

il tocco lieve dei tuoi seni sulla mia schiena

La tua mano appoggiata sulla mia spalla

In cerca di contatto

Un bacio rubato

affondando il  naso in cerca del tuo odore.

Pensandoti...
 
Vu

 

tdx